AYROLDI A CASTELFRANCO: ALLENAMENTO, APPROFONDIMENTO TECNICO E ESSERE SE STESSI​

Pubblicato da Francesco Savino Marin Zanetti il

AYROLDI A CASTELFRANCO: ALLENAMENTO, APPROFONDIMENTO TECNICO E ESSERE SE STESSI

Non sono state certo ordinarie le ultime due riunioni tecniche svolte a Castelfranco: dopo la visita di Fabbri, infatti, è stato ospite speciale della riunione di lunedì 15 aprile l’arbitro di Serie A Giovanni Ayroldi, della sezione di Molfetta. “Dovevo venire già per il vostro raduno di inizio stagione, non avevo potuto a causa di un’amichevole all’estero, ma adesso sono qui”, le sue prime parole, che testimoniano il grande senso del dovere che caratterizza i membri della nostra Associazione, ma anche la volontà degli arbitri più importanti di raccontare la loro esperienza ai più giovani. 

Ayroldi ha, prima della riunione, condotto un allenamento presso il campo sportivo di Campigo, che, nonostante il giorno e l’orario insolito, le 18.45 (gli allenamenti si svolgono invece normalmente il martedì e il giovedì dalle 19.30), ha visto comunque una notevole partecipazione da parte degli associati.

Dopo che il gruppo si era spostato in Sezione, il collega di Serie A ha iniziato la riunione con la cronaca della sua carriera arbitrale, che l’ha portato in soli 12 anni ad arbitrare la massima serie italiana. Ayroldi ha sottolineato come la sua grande fortuna agli inizi sia stata la possibilità di essere seguito praticamente gara per gara, e questo l’ha portato a migliorare molto velocemente e arrivare altrettanto velocemente ad alti livelli. Ha quindi evidenziato come sia fondamentale vivere la sezione, perché frequentarla è un modo per imparare e migliorarsi con molta più continuità rispetto alle visionature degli osservatori, che spesso non sono molto frequenti.

Ayroldi ha poi proseguito la riunione facendo una panoramica generale di tutti gli argomenti che gli arbitri metabolizzano grazie all’esperienza, ma anche vedendo come altri colleghi gestiscono determinate situazioni: l’ospite ha parlato di posizionamento (in particolare sui calci d’angolo), di falli di mano, di gestione disciplinare di una gara, della norma del vantaggio e, infine, della gestione delle proteste e della concentrazione durante la gara, facendo analizzare ciascun episodio ad un membro diverso della platea.

L’ospite ha poi concluso la riunione esortando i presenti a credere in quello che fanno, a essere sempre se stessi e di non aver paura di esagerare nelle ambizioni: “Non abbiate paura di sognare, al massimo riaprirete gli occhi”, queste le sue parole conclusive.

Alla fine della riunione Ayroldi ha risposto ad alcune domande tra i presenti, e la serata si è chiusa con una cena con l’ospite, ulteriore momento di aggregazione e di confronto tra i presenti.