Fabbri a Castelfranco: la gestione delle proteste

Pubblicato da Francesco Savino Marin Zanetti il

Ogni anno, all’inizio della Stagione Sportiva, il Comitato Nazionale dell’AIA sorteggia degli associati del massimo Organico Nazionale, per inviarli in visita alle 207 Sezioni dell’Associazione: anche quest’anno, a Castelfranco è toccato un ospite d’eccezione. Dopo che, infatti, nella scorsa stagione la Sezione castellana aveva avuto l’onore di ospitare a fine febbraio Luca Massimi, della Sezione di Termoli, quest’anno il collega estratto è stato l’arbitro internazionale Micheal Fabbri, della Sezione di Ravenna, che è stato ospite della riunione tecnica del 25 marzo 2024.

Fabbri ha incentrato la riunione sul tema del rapporto con giocatori e dirigenti e, di riflesso, sul quello della gestione delle proteste che si verificano in ogni partita: “E’ un argomento estremamente delicato, sul quale io stesso ho dovuto lavorare molto e continua a lavorare”, ha affermato l’ospite.

“Quello che dovete fare, fatelo e sempre con il sorriso”: queste le parole del fischietto ravennate, che spiegano come un arbitro debba mostrarsi sempre deciso ma anche (e soprattutto) sereno, dentro e fuori dal campo. Rivolgendosi ai giovani colleghi, Fabbri ha evidenziato come anche il modo in cui un arbitro si presenta al campo sia importantissimo: “Si può capire che persona siete da una sola stretta di mano: siate dunque decisi e sicuri”.

La riunione è proseguita con l’analisi di episodi tratti da partite arbitrate dall’ospite e da altri arbitri della massima serie, focalizzandosi sugli aspetti positivi e negativi di ogni situazione. In particolar modo, gli arbitri hanno cercando di capire come rapportarsi con il dissenso, distinguendo le situazioni che è possibile risolvere con un richiamo da quelle meritevoli di provvedimento disciplinare. È stato inoltre evidenziato come non bisogni mai dare nulla per scontato e bisogni fare sempre molta attenzione a chi ci si trova davanti, perché “anche se in campo ci sono giocatori più esperti o anziani di voi, dovete fare in modo che vi rispettino e non si trasformino in ostacoli per la vostra gestione della partita”.

A fine riunione diverse sono state le domanda dei presenti: “Segnale positivo: di solito, nel momento delle domande c’è silenzio assoluto” ha detto scherzando Fabbri, prima di concludere la serata a cena. La riunione è stata dunque un’ulteriore stimolante occasione, per gli arbitri di Castelfranco, per potersi confrontare con un arbitro della massima Serie, condividendo le esperienze e, soprattutto, i valori cardine della nostra associazione.

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