AIA CastelfrancoVeneto tra Passione, Programmi ed Emozioni

Pubblicato da Silvia Lucchesi il

AIA CASTELFRANCO VENETO TRA PASSIONE, PROGRAMMI ED EMOZIONI

Riscoprire la bellezza dei momenti associativi, ricordare l’importanza della Sezione e concentrarsi sui giovani: questi i pilastri della festa sezionale dell’AIA Castelfranco Veneto, svoltasi sabato 23 ottobre al ristorante Antica Postumia di Fanzolo.

Quest’occasione, già importante di per sé, è stata ancora più speciale perché è stata il primo momento di festa dopo due anni di attività associativa a distanza. Insieme agli associati castellani sono giunti a Fanzolo molti ospiti, alcuni dei quali alla prima uscita ufficiale in occasioni di questo tipo e, per questo, estremamente emozionati: tra gli altri, erano presenti per il Comitato Regionale il presidente Giovanni Stevanato, Francesca Crispo e Fabio Gottipavero, per la Commissione Arbitri Nazionale Serie D Dino Tommasi e Alessandro Pizzi e per il Comitato Nazionale i componenti Katia Senesi, Antonio Zappi e Alberto Zaroli, oltre ai Presidenti delle altre Sezioni venete, a cariche politiche e ai delegati provinciali di FIGC e CONI.

Di fronte agli oltre 120 presenti sono stati consegnati i riconoscimenti per le ultime due stagioni: sono stati premiati gli associati transitati all’Organo Tecnico Regionale (Davide Conte, Alessandro Ionata e Lorenzo Tosello) e Nazionale (Mattia Salviato, Kristian Bellò, Andrea Guadagnini e Alberto Volpato), oltre a quelli che hanno festeggiato i 25 e 60 anni nell’AIA (Andrea Corletto, Gian Claudio Giacu, Silvio Squizzato e l’Arbitro Benemerito Pietro Cuogo). Il premio Manuel Bailo per il giovane arbitro maggiormente distintosi è stato assegnato a Davide Conte e Claudio Davanzo, il premio per gli osservatori Maurizio Vincenti a Sergio Volpato e Luca Gallucci, il premio Mario Costacurta all’AB Tarcisio Serena. Sono stati poi consegnati dei riconoscimenti all’ex presidente di Sezione Giambattista Pivato e all’arbitro Andrea Varosi per il suo impegno associativo.

 “Il bello della nostra Associazione – ha detto Alessandro Pizzi – è la forza dello spogliatoio: se ci sono difficoltà si riesce a superarle insieme. Teniamoci stretti quasi momenti”. Anche perché, guardando alla carenza di arbitri e alle necessità di reclutamento, “la più bella pubblicità siamo noi: raccontare quello che ci accomuna e che abbiamo dentro è il modo migliore per crescere numericamente”. Una grande attenzione è stata rivolta ai giovani arbitri: “Avete per noi una grande importanza – ha detto Katia Senesi – a prescindere dalla categoria che arbitrate: siete il nostro obiettivo, il futuro di questa associazione”. E c’è fiducia anche nella crescita del movimento femminile: “Ci crediamo molto, ma da soli non facciamo nulla: abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti quelli che pensano che non ci sia differenza tra un’associata e un associato. Potrebbe essere un cammino tortuoso, ma alla fine sono certa che arriveremo alla vetta insieme”.

A chiudere la serata è stato Alberto Zaroli, che ha sottolineato l’importanza delle emozioni: “Non misurate il successo di un’esperienza in base al traguardo raggiunto: non è vincente solo chi diventa Presidente dell’AIA, sono vincenti quelli che vivono quest’esperienza con il cuore”.  Cuore che certamente non è mancato ai presenti, riuniti nel nome della passione comune. Con la speranza di rivedersi a giugno per festeggiare, finalmente, la fine di una stagione senza interruzioni.

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