DAVIDE CONTE A COVERCIANO PER IL RADUNO UEFA TALENT & MENTOR
Pubblicato da Silvia Lucchesi il
DAVIDE CONTE A COVERCIANO PER IL RADUNO UEFA TALENT & MENTOR
Nei giorni 5/6 novembre, il nostro associato Davide Conte ha partecipato al raduno “UEFA Talent&Mentor” presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Ecco la sua testimonianza:
“Sono stati due giorni ricchi di impegni e carichi di emozione: il primo impatto è dato dal trovarsi assieme ad un centinaio di colleghi da tutta Italia presso Coverciano, la casa degli arbitri e della Nazionale. L’importanza ed il prestigio si sentono già varcando il cancello del Centro Tecnico Federale e camminando per i corridoi tappezzati da foto e magliette degli Azzurri, ma anche dormendo nelle camere che sono state e saranno occupate dai nostri idoli calcistici ed arbitrali o calcando i campi di gioco che solitamente si vedono in televisione”.
Conte sintetizza poi così il contenuto del raduno: “Durante le lezioni tecniche abbiamo affrontato diversi argomenti: abbiamo parlato di “Fair or Unfair” e di “Vantaggio” con il Supervisor UEFA Francesco Bianchi, così come di “Football Understanding” e di “Delivering a message” con il Responsabile del Settore Tecnico Matteo Trefoloni. Abbiamo capito che ciò che fa la differenza nell’arbitraggio è il sapersi sempre aspettare “what happens next” per avere il controllo su ciò che accadrà”.
Continua conte: “Nei due giorni siamo anche stati messi alla prova: abbiamo effettuato quiz regolamentari, videotest e test atletici. Abbiamo anche trovato tempo per presentarci ad uno ad uno e svolgere un lavoro di gruppo, confrontandoci su alcuni episodi”.
Ripensando all’importante esperienza, il nostro arbitro regionale si sofferma poi su un quesito importante: “Una domanda che è stata posta alla platea durante il seminario e che continua a risuonarmi nella testa è: “Stai facendo il massimo per arrivare dove vuoi?”. Se si parla di ciò che il raduno gli ha lasciato, Conte conclude così: “In questi due intensissimi giorni abbiamo avuto una grande opportunità per crescere dal punto di vista tecnico, arbitrale e personale. Non posso che augurare a ciascun futuro arbitro di poter vivere un’esperienza simile”.